Come le bianche nuvole invadono
l'azzurro cielo sopra noi,
come le note di un sax recuperano
lontane emozioni giovanili,
come il silenzio delle illusioni
precede il cammino del tempo,
un'ombra di malinconia contagia
il sogno verso la bramata felicità.
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Bagliori di giovinezza
nel verde campo del passato fioriscono,
a ricordarci nudi momenti di pura letizia,
che della vita son stati radice.
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Camminando nel verde quotidiano
davanti a voi mi fermo,
giovani anime sconosciute ,
dalle vite incompiute,
a voi che nemmeno il tempo dell'infelicità
la vita ha concesso.
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Capelli dorati all'improvviso,
sulla mia strada ho trovato.
Un attimo di felicità,
da tempo scordata ritrovo.
Forse una chimera, ma di essa
la mia mente ormai si loda.
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Forse il silenzio potrà sorprenderti,
la solitudine potrà accompagnarti,
la delusione potrà scuoterti,
ma solo il tempo potrà riportarti al percorso
abbandonato, per la ricerca
dell'emozione perfetta.
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Ricordi che galleggiano e come onde del mare
nascono,muoiono, per poi rivivere ancora.
Ricordi profondi, che assillano.
Ricordi,
lunghe ed infinite ombre che accompagnano
i nostri piccoli corpi.
Ricordi,
fonti di emozioni che mai si lasciano morire.
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Prezioso piacere ritrovarti,
amico dei momenti più verdi di gioventù,
di sereni ricordi di libertà,
di semplici emozioni condivise.
Il tempo ha firmato la nostra pelle ma
la nostra mente, corre ancora in spazi
di serenità mai scordati.
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Ti rincorro, compagno misterioso
che sai essere gioioso o malinconico,
piacevole o sofferente.
ogni volta, silenzioso ed imprevedibile
ti presenti senza invito sapendo che allontanarti non potrei.
Come un gallo, prima di me ti svegli ad ogni alba per
preparare la giornata che senza di te vita non ha.
Da sempre ti rincorro , ma il tuo volto mai scoprirò
compagno destino.
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Sei l'amica più fedele,
compagna nelle dannate nuvole e
nei migliori momenti,
senza di te la salita sarebbe sempre ardua.
Sette note che dispensano cento emozioni e
riportano brividi anche lontani.
Nella mia mente tu sempre vivi
Musica.....sei una scala per il paradiso.
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Dolce natura, suona una canzone per me,
accompagnami verso orizzonti lontani.
Il tuo sguardo riflesso nelle limpide acque
mi isola dal labirinto dei pensieri, mentre
due ali si alzano libere in attesa di
acque più fresche
e un cane si tuffa per gioire con te.
Ti osservo dolce natura...
suona le tue note per me.
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Mentre la nebbia avvolge il cuore,
la pioggia scende dagli occhi e
la neve congela i ricordi,
il sole della felicità si nasconde dietro
le umane illusioni.
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Mille bandiere vestite di colori,
mille suoni avvolti di sogni
sorgono nel teatro delle confuse grida.
Speranza ed illusione giocano con il tempo
fino a tuonare in un'unica emozione
nel fatale momento
che resuscita gioie sognate
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Amore che sorge, amore che svanisce,
amore che ritorna, amore che fallisce,
amore che ricorda, amore che ignora,
amore che illude, amore che ferisce,
amore che uccide
amore misterioso
...
amore che necessita
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La terra del grande popolo
disegna i confini della libertà,
segni di fumo si alzano nell'aria,
la rossa pelle racconta
antiche storie vissute,
gioiosi canti propizi si odono lontani,
a rivelare principi d'indipendenza,
che nell'oblio dell'uomo si sono persi.
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Vivere mezza vita
con la libertà nel cuore
la giustizia nella testa
la lealtà nell'anima.
Studiare, viaggiare ,combattere
con il coraggio al fianco e un respiro che soffoca.
Un autunno porta la fine del viaggio,
partorendo il mito.
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Nell'ampio parco della vita
una lunga serie di alberi in riga come soldati
circonda un vasto campo verde.
Vedo bambini sereni giocare, vocianti
rincorrono senza sosta
la piccola sfera della felicità.
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Amare pensando che sia l'ultimo giorno,
baciare pensando che sia l'ultimo bacio,
sfiorare pensando sia l'ultima carezza,
abbracciare pensando sia l'ultimo abbraccio.
Pensieri difficili, impossibili,
apparentemente folli
ma capaci di sopire il tramonto di un cuore.
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Un giorno speciale,
Volti e sguardi che si ritrovano,
Scordate voci che si riascoltano,
Emozioni mai sopite che resuscitano all'improvviso,
insieme ancorati sul fondo della scatola della vita.
Un giorno speciale
dove il grigio del cielo soffoca
nel sole della serenità.
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Come un torrente che scende libero nel suo letto,
scorre il tempo dell'amore,
come antipasto dispensa emozioni,
come portata la felicità,
come dessert serve sofferenza.
Prendere o lasciare
è l'insoluta questione tra cuore e saggezza.
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Il vecchio istituto ancora è li,
con i vecchi muri imbrattati e lo stesso ampio ingresso.
Nella mente rivivono i suoi giovani
che con grida caotiche sfilano in cortei
proponendo datati slogan inediti...
chimere di ideali perduti e sogni
di libertà infranti dal percorso della vita.
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I colori dell'autunno cadono silenziosi
sul grande prato del quartiere,
il trenino del parco giochi
non cambia mai il suo percorso.
Una bimba gioiosa sale sulla locomotiva
che inizia il suo piccolo viaggio,
pochi giri bastano a regalarle gioia e letizia.
…
Ormai molto tempo è passato dall'ultima sosta,
ora quella donna aspetta
la prossima fermata del treno,
pronto ad accogliere il suo piccolo bimbo
desideroso di una nuova felicità.
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Il pelo raso , le zampette brevi,
piccoli occhi che offrono compagnia,
una piccola forma bianca
si fa luce nel cielo casalingo.
Stagioni passate a rincorrere uno svago di pezza,
balzi di gioia per un ritorno familiare.
Istanti di mai finite emozioni
sempre ti accompagnano
nell'eterna luce dei ricordi.
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Lontano, lontano nel tempo,
prima del buio cantavi,
vedrai vedrai che cambierà, scrivevi,
sapendo che ben diversa era la realtà.
Le grigie tue nuvole si facevano arte
lo sconforto si faceva poesia,
ma le tue note immortali son rimaste.
Languide melodie di un'anima giovane
perdute sulla riva dei fiori.
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Care amiche illusioni,
figlie delle nostre passioni
e madri delle nostre delusioni,
dolci compagne dell'esistenza,
eterne presenze nel nostro cammino,
vitamine della nostra fragile anima,
grazie per la vostra compagnia,
arduo sarebbe il percorso senza di voi.
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Sogni...
che appaiono senza tempo,
che si affacciano senza perchè nè ragione,
regalando compagnia nelle buie ore.
Sogni...
spie della mente che celano sottili
significati che il risveglio cancella rapidamente.
Mosaici di colori e luoghi in ordine sparso.
fotogrammi di un rapido passato
che l'anima non cancella.
tasselli di miraggi nel soave deserto del riposo.
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Sottili essenze galleggianti sono
i nostri pregi e le nostre virtù,
grevi e compatti invece i nostri difetti
che giacciono quietamente
sullo scuro fondale dell'animo.
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La capitale della luce avvolta
nelle nebbie autunnali, grida la sua bellezza.
Gli artisti sulla collina disegnano
senza sosta profili sconosciuti.
Storiche piazze dal vissuto rivoltoso
testimoniano libertà conquistate.
Osterie dall'atmosfera sbiadita,
riversano musica d'altri tempi sulla città.
Fantasmi di pittori e poeti,
servono il menù ai cittadini del mondo,
che si nutrono della sapienza reale
di secoli passati.
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Come un mazzo di fiori colorati,
le note miti di un pianoforte,
le note fluide di una chitarra,
le note vigorose di un basso,
le note soavi di un saxofono e
le note rustiche di una percussione,
si uniscono in ogni tempo,
per generare la colonna
sonora di emozioni mai sopite.
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Camminando nel bosco ,
osservo ferme acque stagnanti
che riflettono la presenza di pensieri mai domi,
un sentiero naturale e bianche margherite,
allietano la mente,
una musica amica rinfresca il
respiro del tempo che instancabile passa,
per non ripassare più.
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Campi di grano saturi di silenzio
firmati da stormi di corvi gioiosi,
stanze e fiori gialli dai toni accentuati,
paesaggi dalle tinte capovolte
e girandole di stelle nell'estivo cielo,
raccontano,come la tua breve vita,
attimi di sperata serenità e
giornate di malinconia incompresa.
Sul margine tra equilibrio e follia
rivive ogni giorno il tuo genio.
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Dieci cento mille tulipani
si offrono alla terra,
i vivaci colori d'Olanda circondano
lo sguardo di anime curiose.
La distesa naturale trasferisce floreali emozioni
alla tavolazza primaverile.
Nell'orizzonte variopinto galleggia d'incanto
la fragile figura di Vincent.
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Ostacoli, errori ed abbagli mai fermano
la forza degli intimi sogni
e dei limpidi orizzonti cercati nel
quotidiano percorso della vita.
Ma all'improvviso lo scoppio di un'illusione,
il boato di un dolore
e il bruciore di una sofferenza,
accendono il rimpianto di scelte ormai passate
la cui ostinata voce
accompagna nel rimanente tragitto.
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Fili d'erba nel prato della vita,
scintille luminose dell'animo,
brividi che risuonano come melodie,
pioggia di quotidiane sensazioni dello spirito,
chiamiamole.. se vogliamo,
emozioni.
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Misteriosa come un'isola sconosciuta,
è la mente umana.
Sentiero inesplorato che ancora attende
di essere percorso,
una finestra sul cortile dell'esistenza
che apre al grande scenario,
dove pazzia e sapienza si dividono
la luce della ragione.
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Attrazioni fisiche.....attrazioni mentali,
enigmi misteriosi ed ancora irrisolti
nel tragitto sconosciuto dell'amore.
insiemi di coincidenze
che si riflettono reciprocamente
nel contenitore delle casualità.
aghi nei pagliai delle
conoscenze,
lotterie nel giardino delle relazioni.
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La gradevole atmosfera francese della
bella epoca, avvolge l'amato colle
degli artisti maledetti.
Un giovane pittore emigrato e malato,
sopravvive disegnando volti di donna
dai lunghi colli e dagli occhi vuoti.
Dagli amici chiamato Modi', tra infiniti amori,
alcolici ed erba...il giovane artista segna il tempo del suo mito,
che solo con la nera signora servirà ai posteri.
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Dalla piccola baia si guarda
un turchese orizzonte,
la sottile ed estesa linea di mare
che separa la realtà dalle illusioni,
conduce ad azzurri sogni mai sopiti.
Un antico ed arroccato castello
si staglia decisamente sulle profonde
e limpide acque,
in cui ricordi e speranze si mescolano
tuffandosi dove l'acqua è più blu.
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Sulla strada della povertà
si osservano case abbandonate
testimoni di tempi floridi,
bambini che disinvolti si divertono
con giochi di carta,
anime spente in attesa del loro pasto giornaliero.
Un panorama desertico circonda
la vecchia stazione in disuso.
Le pietre rotolano ai cigli della strada,
e l'armonica del menestrello intona
la desolation road.
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Su per le più alte imbiancate cime,
l'omino con le ruote pedala......
Instancabile giù per le ardite discese,
l'airone apre le sue ali.
Numerosi traguardi stabiliscono la sua grandezza,
decine di voci lo acclamano senza sosta
mentre la signora in bianco lo aspetta tra la folla.
L'omino con le ruote ancora oggi pedala
nella nostra memoria....
pedala ...perchè mai si è fermato.
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Mi ritorni in mente
piccolo grande artista ,
dai folti capelli e dall'anima riservata,
con la voce stonata che guidava
i lieti tempi vissuti dei nostri
immaturi anni.
Con i tuoi pensieri e le tue parole
che ricoprivano i verdi prati delle nostre estati.
Con le tue note che accompagnavano
i lenti balli nelle gioiose feste.
Mi ritorni in mente
in quel giorno di settembre.
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Nella grande piazza della città,
un uomo comune suona la sua chitarra.
Le guglie della cattedrale
accordano le sue corde,
L'atmosfera retro sazia
la mente di lontane melodie.
Con perfetta sequenza gli accordi di
Smoke on the water e di Black magic woman
si susseguono..
E le note psichedeliche del Fluido Rosa
resuscitano momenti di un
rinascimento musicale mai dissolto.
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Immagino....
che tu sia ancora qui,
con i tuoi occhialini
con la tua voce singolare
con la tua anima inglese
con i tuoi ideali
con il tuo bisogno di sconfiggere la guerra
con la tua mitica gioventù
con i tuoi compagni leggendari
con il tuo amore giapponese
con la seconda parte della tua vita.
Questo immagino,
ma...sono solo un sognatore.
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Ricordo i suoi passi e la sua mano,
ricordo il suo piccolo viso,
ricordo le sue parole e le sue illusioni
ricordo la sua lieve anima fragile
in un giorno d'autunno.....
Pensieri di vita breve,
leggeri e senza radici
volati via col vento
di una giornata uggiosa.
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Vivere come le onde,
una vita intera senza pause,
senza chiedersi nulla,
senza conoscere il domani.
Vivere come le onde,
la vita in un istante,
un' inizio e una fine legati dal nulla,
da un presente senza futuro.
Vivere come le onde,
che con perpetua continuità
colgono il loro fuggente attimo.
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Luna che tra le quotidiane nuvole,
sbirci sulla mia vita,
luna sbiadita dalla nebbia
del tramonto padano,
luna che vivi nel cielo terso
dei pensieri più sinceri,
luna che tra lievi note di pianoforte
ti insinui nella mia anima
per trasmettermi romantici ricordi mai domati,
luna lontana ma sempre presente,
dolce compagna
di languide solitudine,
Ti guardo... luna.
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Incroci inaspettati percorre
la grande ruota della vita,
dove i semafori della coscienza
dettano emozioni impreviste.
Il colore verde dipinge la gaia esistenza,
il colore arancio allerta il pentimento,
il colore rosso rende impossibile il perdono.
Tutto diventa credibile nella la ruota della vita
che senza mai fine gira intrepida.
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Le note della tromba incorniciano
l'atmosfera del locale,
la soffice melodia assorbe
passati momenti di serenità.
La coltre di fumo quasi avvolge
i volti dei soliti amici,
regalando attimi di soave libertà.
La bassa voce del pianista
modella nuovi ed intonati brividi,
mentre una nuova alba soffoca
la notturna illusione.
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Un'immagine sconosciuta spunta inattesa,
una voce amica arriva da lontano,
le sue nuove parole accompagnano
momenti del percorso quotidiano e
annunciano una piacevole illusione.
Parole e sensazioni sospese nell'aria,
in attesa del reale riscontro dell'anima,
che solo il tempo definirà con cura.
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Sul bagnasciuga della spiaggia affollata,
figure che transitano e
si incrociano senza sosta.
Castelli di sabbia scompaiono
sotto le ripetute onde,
musiche che irrorano di serenità
l'atmosfera estiva,
chi ride.....chi gioca.....chi balla...
ognuno a contatto ma nascosto
dalle vite degli altri.
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A te, che mi hai regalato gli orizzonti più lontani.
A te, che mi hai fatto correre nei prati più verdi.
A te, che mi hai fatto respirare l'aria più pulita.
A te, che mi hai donato il sogno più desiderato.
A te, che mi hai fatto nuotare nell'acqua più blu.
A te.......a te ora consegno
il mio bagaglio più pesante,
la mia eterna ed infinita assenza.
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Improvvisamente la vita rallentò,
lo spazio perse la sua essenza,
il tempo il suo significato e le
voci degli amici suonavano lontane.
Il piccolo nemico invisibile colpi' senza pietà
ma il sofferto sacrificio di solitudine
regalava il sogno di speranza più atteso.
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Senza sosta cammino sulla battigia,
granelli di sabbia bagnata
sconfinano tra le mie dita.
La musica gioiosa distrae i pensieri,
che come onde nascono e
si spengono nella mente.
Sulla riva la bassa marea deposita frammenti
di conchiglie, che con il loro passato,
decorano il mio presente.
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Il verde bosco dietro casa
coccola i miei pensieri.
talvolta bianco, diffonde la sua
fredda luce invernale.
Talvolta colorato, rivela le sue tonalità autunnali.
Sempre comunque amico delle mie emozioni,
partorisce le scintille creative della mente.
Un compagno fidato, complice di discorsi
sussurrati e di pianti segreti, ma spesso
dispensatore di necessarie chimere
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Vorrei chiamarti amore........ma ti nascondi.
Vorrei chiamarti amore …..ma non mi senti.
Vorrei chiamarti amore …...ma non ti vedo.
Vorrei chiamarti amore per regalarti una
piccola emozione.
Vorrei chiamarti amore, ma il vento porta
via con sé il mio desiderio.
Vorrei chiamarti amore ma non posso,
.....forse non esisti.
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Ritorno al sito dove alloggiano
i migliori anni della passata serenità giovanile.
Rivedo angoli di poco mutati ,
dal tempo inesorabilmente trascorso.
Sentieri, pascoli e fresche acque di torrente,
soddisfano la vista come allora.
Mentre le basse nubi celano
le vette più note della zona, una miscela
di ricordi contagia la mente.
Ma il presente forzatamente s'impone.
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Da dove arrivi freddo vento idiota
che soffi sulle nostre menti,
che confondi l'oblio con i ricordi,
che trasformi i sogni in illusioni.
Da dove arrivi freddo vento idiota
che unisci passato e futuro senza rancore,
che misceli passate emozioni,
con speranze prossime.
da dove arrivi freddo vento idiota.....
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Quel giorno il tuo cielo era colmo di stelle
ogni stella una vittoria, un'impresa.
All'improvviso la pista si fece dritta,
sempre dritta, troppo dritta.
Quel muretto ti aspettava per
darti l'ultimo saluto.
I fans increduli piangevano
aspettando invano un tuo movimento.
Migliaia di persone ti accompagnarono
verso l'ultima partenza,
nella gara meno desiderata,
senza curve né rettilinei,
ma con la leggenda come traguardo.
E nella festa del lavoro, trentaquattro stelle
sposarono i ricordi con il mito.
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Ti ricordo madre.......
ripenso le tue parole spesso illogiche
e ripetitive, sospese nell'aria.
Ricordo la tua voce decisa e
squillante, spesso complice di allegri
momenti di compagnia.
Ricordo negli ultimi tempi il timore,
nei tuoi passi lenti e pesanti, dettati
dall'avanzare del tempo.
Ricordo che mi apparivi anziana
nei primi anni del nuovo millennio
ma ora sò che cosi non era.
Ti ricordo mamma, pensando che
la tua anima ancora matura non era
al il bussare del destino.
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Nel tunnel oscuro, si spera,
si crede, e si sopravvive.
Nel lungo tunnel si odono
cupe voci che illudono la mente.
Nel tunnel le ombre del passato
fanno compagnia e con fatica si pensa
ad un percorso futuro.
Nel tunnel siamo soli ,in attesa
di un piccolo raggio di luce all'orizzonte,
e di una nuova impronta di serenità.
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Tempo..
moltitudine di attimi racchiusi
in una stanza senza pareti,
corso d'acqua che scorre
senza sosta in percorsi senza confini,
il tempo...
immagine mobile dell'eternità.
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Sei partito padre
verso il torrente della tua vecchia valle,
verso le rive del tuo lago,
verso la terra dei tuoi orti estivi.
Il tempo ha posto fine al tuo
lungo e fortunato cammino.
Non ci sarà ritorno verso la tua amata città
Davvero sei partito padre!
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